I tumori ginecologici
Cos’è un tumore ginecologico?
I tumori ginecologici sono neoplasie che interessano gli organi dell’apparato riproduttivo femminile: vulva, vagina, cervice, utero, tube di Falloppio e ovaie.
Tra questi il tumore della cervice uterina rappresenta la prima causa di morte. Restando sempre all’utero il tumore più frequente è quello dell’endometrio, diffuso soprattutto in post menopausa.
Da segnalare per frequenza anche il carcinoma ovarico o tumore delle ovaie che può essere di tre tipi: epiteliale, stromale e germinale.
I tumori ginecologici possono diffondersi invadendo direttamente i tessuti e gli organi adiacenti oppure diffondendosi a parti distante dell’organismo attraverso i vasi linfatici e i linfonodi (sistema linfatico) o attraverso il torrente ematico.
Quanto è diffuso?
I tumori dell’endometrio, i tumori ginecologici più diffusi, sono al sesto posto tra i tumori più diagnosticati alle donne con 7.700 nuovi casi all’anno in Italia.
I tumori alle ovaie colpiscono circa 5.200 donne ogni anno, secondo le stime 2017 del Registro Tumori. È al nono posto tra le forme tumorali e costituisce il 3 per cento di tutte le diagnosi di tumore.
Chi è a rischio?
Quelli ginecologici sono tumori che colpiscono soprattutto le donne sopra i 45-50 anni, con un picco dopo i 60.
Stanno diventando sempre più comuni nel mondo sia per l’allungamento della vita media che per un’alimentazione troppo abbondante e ricca di grassi.
Quali sono i sintomi?
Il tumori ginecologici, soprattutto nelle prime fasi, sono spesso asintomatici.
Per i tumori dell’utero i sintomi non sono specifici: sanguinamenti vaginali (al di fuori del ciclo), perdite vaginali, dolore a livello pelvico e durante i rapporti sessuali.
Anche il tumore delle ovaie non ha sintomi specifici, facilmente confondibili con disturbi a livello di digestione o dolori addominali di altra natura.
Com’è possibile prevenirlo?
Non esistono strategie specifiche per la prevenzione dei tumori ginecologici.
È tuttavia utile seguire alcune regole comportamentali nella vita di tutti i giorni: aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali e ridurre quello di carne rossa, soprattutto se grassa o troppo cotta e di cibi ricchi di grassi saturi. È buona regola, inoltre, mantenere il peso nella norma e tenersi in forma facendo attività fisica: è sufficiente mezz’ora al giorno, anche solo di camminata a passo sostenuto.
In questa quadro è fondamentale la diagnosi precoce: esami pelvici periodici, periodici test di Papanicolaou (Pap test) e in generale i check-up ginecologici regolari sono essenziali.
Grazie a essi è infatti possibile individuare le alterazioni precancerose (displasia) prima che diventino un tumore vero e proprio.
Qualora si sospetti un tumore, infine, una biopsia può solitamente confermare o escludere tale diagnosi attraverso un prelievo del campione di tessuto, esami al microscopio e seguenti analisi.
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