Nuovo Centro Geriatrico

Nuovo Centro Geriatrico

Intervista al Dott. Livio Bressan, specialista Neurologo

Qual è il motivo per cui i Poliambulatori Consorzio il Sole hanno deciso di aprire un
Centro Geriatrico?
L’aumento dell’aspettativa di vita ha comportato un cambiamento nell’epidemiologia
delle malattie. In passato, le malattie infettive e le carenze nutrizionali erano
predominanti, ma ora prevalgono le malattie cronico-degenerative e la fragilità.
Gestire questi cambiamenti è una sfida complessa, poiché lo stato di salute non viene più
identificato con l’assenza di malattia, ma con il mantenimento del benessere psicofisico e
relazionale pur in presenza di polipatologie.
Un Centro Geriatrico si pone il fine di gestire il paziente fragile ma richiede Operatori
Sanitari con una valida preparazione clinica unita al “buon senso” e ad un solido aspetto
motivazionale.

Che ruolo avrà Lei, Dr Livio Claudio Bressan nella gestione del Centro?
Il compito del Gestore del Centro Geriatrico è quello di analizzare tutte le dimensioni
dell’anziano: fisico-funzionale, affettiva e cognitiva, comportamentale e sociale, di
aggregazione e di comorbilità.
Questo inquadramento serve per supportare i percorsi di Intervento Rieducativo Integrato
al fine di risolvere i bisogni della Persona anziana e del suo nucleo di supporto sociale e
familiare.
Lo scopo primario è quello di prevenire l’insorgenza delle disabilità e della non
autosufficienza e quindi di intervenire quanto più precocemente possibile per ridurre i
ricoveri impropri in ambito Ospedaliero.

Per quali ragioni ha ritenuto di inserire nei trattamenti previsti le Terapie
Complementari?
Le Terapie Complementari (Musicoterapia, Biodanza, Shiatsu, Osteopatia, etc) possono
essere considerate un fenomeno sociale la cui popolarità deriva dalla contrarietà suscitata
in molti pazienti dagli approcci asettici, impersonali e ad alta tecnologia della Medicina
Ufficiale.
Infatti, la maggiore capacità diagnostica della Moderna Medicina ha modificato il
rapporto tra Medico e Paziente che appare sempre più mediato dalla dimensione
tecnologica, che inevitabilmente conduce a un senso di insoddisfazione da parte dei
malati.
Al contrario, le Terapie Complementari mettono in primo piano la relazione terapeuta-paziente,
ponendo il focus sul paziente nella sua interezza, piuttosto che sulla patologia di

cui soffre. Ciò crea un contesto favorevole al miglioramento della Qualità di Vita dei
malati e dei loro familiari.

Qui sotto l’intervista sulla Città

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