Intolleranze alimentari
Sempre più persone soffrono di intolleranza alimentare. Si tratta della difficoltà a digerire e assorbire alcuni tipi di cibi. Una condizione che dà origine a gonfiore dello stomaco e della pancia, dolori addominali, stitichezza, ma anche a stanchezza, malessere, insonnia.
Esistono diversi test in grado di indentificare, per ogni individuo, i cibi nei confronti dei quali si è sviluppata intolleranza. Uno di questi è l’ analisi genetica effettuata mediante un campione di saliva, disponibile presso il Poliambulatorio del Consorzio il Sole.
Ci sono poi alcune semplici norme comportamentali che permettono di ridurre la possibilità di sviluppare intolleranze alimentari.
Mangiare cibi il più possibile freschi, meglio se di stagione e con pochissimi conservanti. Ricordate che più gli alimenti sono manipolati, minore è il loro apporto di enzimi utili alla digestione. In pratica, una volta ingeriti, costringono l’organismo a sudare sette camicie per digerirli. La dieta corretta è quella a rotazione: cerca di variare sempre i cibi che metti in tavola. Certo, i carboidrati servono tutti i giorni, ma non è scritto da nessuna parte che si deve mangiare sempre pasta, altrimenti si fa lavorare sempre lo stesso gruppo di enzimi. Alternate gli amati spaghetti con il riso, le minestre di verdure e le zuppe di cereali.
E’ poi importante evitare cibi troppo elaborati. Cercate di mangiare sempre cibi cucinati in modo semplice: in questo modo gli enzimi digestivi hanno vita più facile. Quando siete a tavola, rilassatevi. Se mangiate con calma, masticando a lungo ogni boccone, permettete agli enzimi contenuti nella saliva di iniziare il processo di digestione dei nutrienti. In più, la masticazione stessa scompone il cibo in pezzi più piccoli e facilita il compito di stomaco e intestino. Mentre mangiate, evitate di bere molto (non vale solo per il vino, ma anche per l’acqua). Più bevete, più i succhi gastrici si diluiscono e perdono efficacia. Se possibile, sedete a tavola in compagnia. La mente, e le emozioni, hanno un effetto dirompente sul funzionamento del nostro organismo. Volete mettere l’effetto rigenerante di una pausa pranzo in compagnia rispetto a un panino di fronte al computer?